L’assalto a Capitol Hill smentisce agli occhi del mondo i nostri valori e rompe la diga alla violenza contro i diritti umani
Stavo scrivendo l’editoriale dell’Avanti! dedicato all’assalto al Parlamento americano fomentato da Trump quando, tra molti altri, ho letto il commento che ai fatti ha dedicato Anne Applebaum, la più celebre e appassionata giornalista televisiva americana.
Ho sentito che le sue parole non solo corrispondevano al mio pensiero, ma lo elevavano a una prospettiva più ampia, amara e impegnativa assumendo il punto di vista e lo stato d’animo non dei cittadini americani, ma di quanti in tutto mondo – soprattutto in quello meno libero – hanno creduto che l’America malgrado tutti i suoi limiti, errori e anche orrori come il persistente odio razziale, ancora incarnasse un ideale democratico che ha fatto epoca e scuola nella storia universale parlando al cuore di tutti coloro che lottano cercando una democrazia che non hanno.
Consapevoli che la democrazia è assediata dai suoi nemici esterni e tradita ogni giorno dai suoi nemici interni dobbiamo ripensare e rilanciare quella solidarietà e quel mutuo sostegno tra nazioni libere che Trump ha bistrattato e nelle nostre società dobbiamo costruire una nuova alleanza tra chi ha meriti capacità talenti e chi vive immerso nel bisogno.
Ma guai a noi se dimenticassimo di sostenere quanti lottano per la libertà, per uno Stato di diritto, per la giustizia sociale di cui sono privi. Senza giustizia la libertà è privilegio di pochi, ma senza libertà democratiche non c’è giustizia sociale come mostra l’esempio della superpotenza cinese edificata sullo sfruttamento stakanovista di centinaia di milioni di uomini e di donne.
Le vere vittime del vergognoso assalto al Parlamento americano sono tutti coloro che in ogni parte del mondo lottano per i diritti fondamentali perché è la loro la fiducia e la loro speranza nella democrazia che sono state minate e scosse dai fatti di Washington e dal finale violento di un presidente sciagurato e inetto che sebbene legalmente sconfitto non vuole cedere il potere.
E’ questo il lascito peggiore di Trump: aver tolto a chi patisce l’assenza dei diritti universali un punto d’appoggio politico e un riferimento ideale e morale. E’ a queste vere vittime che domani toccherà di essere calpestati e irrisi più di sempre da demagoghi e despoti che godranno nel replicare le sconce immagini di un vergognoso attacco alla democrazia fomentato dal capo della più antica e grande democrazia della storia.
È questa intuizione lancinante il merito della giornalista americana, ecco perché, anziché firmare il mio editoriale per questo numero dell’Avanti, ho preferito tradurre e sottoscrivere le parole di Anne Applebaum e far fede ad esse.